mercoledì 30 gennaio 2013

DECALOGO 3,4 5


3) Fatta per godere. L’editoria casalinga esce dalla scontata serialità da salotto dell’editoria tradizionale, ignora l’entusiasmo del virtuale, spalanca le porte del gioco e permette di manipolare in proprio foto, giornali, resti cartacei, parole, disegni. Sprigiona una libido creativa che esalta la libertà. Non è un lavoro, non è un compito per casa è un’attività fatta per godere.
 4) Creati il tuo mondo L’editore casalingo raccoglie, valuta, rivaluta, valorizza tutti gli stimoli esterni ed interni che la realtà ogni giorno offre ma che troppo frettolosamente la nostra parte logica scarta. Nell’editoria casalinga, come in tutta la creatività ogni cazzata è un potenziale colpo di genio, ogni scarto (anche materiale) è potenzialmente utile. Ferma in un blocco di appunti le idee che la tua logica vorrebbe scartare, ascolta le emozioni che ti derivano da cose e situazioni apparentemente senza importanza, non restare insensibile alla suggestione offerta da materiali di scarto. In questi atteggiamenti sta l’originalità dell’editore casalingo che, scoprendo e dando libero sfogo ai suoi istinti creativi, produce oggetti libreschi a immagine e somiglianza delle proprie fantasie, del proprio gusto. Ogni editore casalingo si crea il suo mondo e ogni casa editrice casalinga è un mondo a sè.
5) Scarti + idee = novità Un libello casalingo è un manufatto cartaceo autoprodotto in cui un testo scritto, disegni, fumetti, foto o qualsiasi altro medium espressivo viene variamente assemblato. La scelta del formato, dell’impaginazione e dei materiali fanno parte del processo creativo casalingo. L’editoria casalinga è suggestionata dal riciclo dal riuso, dalla manipolazione dell’enormità di materiale cartaceo che ci passa tra le mani ed è usualmente destinato all’immondizia. Può essere la natura stessa del materiale di scarto che incontriamo che ci suggerisce un formato, un tipo di rilegatura o addirittura un libretto. Per questo un libro casalingo può essere frutto del felice matrimonio tra lo scarto giusto e la bella idea. Tutte risorse “free”, gratuite, non commerciabili, non dispendiose economicamente.

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