ANTIDIZIONARIO CASALINGO

ANTIDIZIONARIO CASALINGO

Parole “a rischio” per il Galateo dell’Editore Casalingo

 

Alternativo/a: l’editoria caslinga non è un atteggiamento nei confronti della società, è piuttosto un’ attività che se ne frega, per questo non può dichiararsi alternativa a ciò di cui non si cura. L’editoria casalinga segue felice il suo binario. Se il rituale sociale si interessa a lei, lei è lì tesa tra la vanità e l’insofferenza, ma comunque con una base di indifferenza.
Arte: vocabolo stuprato dal mercato e da ciò che gli gira attorno, l’editoria casalinga non eroga prestazioni, nemmeno estetiche.
Cultura: termine che addolora, a causa dell’abuso che se ne fa, fino a farla diventare un luogo comune. L’editoria casalinga è ancora un luogo non comune, è quindi una vera elite!
Consumatore: Colui che in modo seriale eroga prestazioni per usufruire di altre. Basterebbe la parola “seriale” per capire quanto è distante l’editoria casalinga.
Intellettuale: Non si è ancora capito chi sia. Linguaggio da mass media. L’editoria casalinga è medio-bass media, cioè media del sottosuolo, dove si incontrano i personaggi più interessanti...e non si definiscono intellettuali.
Mercato: appartiene al consumatore e alle sue abitudini. L’editore casalingo al limite fa il “mercatino”.
Partito (politico): chi?

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