TEORIA E PRATICA

 "Farsi un Libro - Propedeutica dell'autoproduzione: orientamenti e spunti per un'impresa consapevole. O per una serena rinuncia". Angiolo Bandinelli, Giovanni Lussu, Roberto Iacobelli. Stampa Alternativa, 1990.

"Il fai da te, così diffuso nella società dei consumi ha un suo valore solo se ne nascerà qualcosa di gaio e amabile, capace di prefigurare quella che potremmo chiamare, per analogia, 'posteconomia'. Qualcosa come un 'chopper', la motocicletta di Easy Rider, pezzi unici, insomma, nati per dare corpo a sogni fanciulleschi da dividere con potenziali rivoluzionari o, nell'attesa, con veri amici, amanti silenziose e fedeli, ultimi e simpatici stirneriani o rabelaisiani corrotti e sospetti, snob e pazzi privi di asilo"








"Farsi un Libro con gli Scarti - Manuale di editoria casalinga: creare libri sorprendenti con avanzi di tipografia e con mille cose che la gente butta" Troglodita Tribe S.p.A.f.
Supplemento al numero 122, dicembre 2010 di Altreconomia.

"Il libello creativo è solo espressione liberata, manualità gioiosa, autoproduzione sostenibile, torta in faccia alla barbosa seriosità delle nuove editorie vincenti (...). Un colorato e colorito melange di autoproduzione, creatività, arte, riciclo e follia. (...)Un libello creativo è un gesto di ribellione anarco-editoriale, una gioiosa provocazione pirata all'arrembaggio dell'oggetto libro."








 "Fatti i Libri tuoi - Breviario di editoria casalinga. Riedizione del manufatto originale di Troglodita Tribe S.p.A.f. del 2005, realizzata da Casa Editrice Libera e Senza Impegni.

"Qualcuno ci sta facendo fessi. Qualcuno, da anni, sta cercando di farci credere che noi non possiamo diffondere le nostre idee, le nostre visioni, le nostre storie, le nostre invenzioni, le nostre follie  (...) Noi dichiariamo la libertà dei libri! (...) Chiuditi nel tuo bugigattolo pieno di scartoffie, ritagli, carte, cartoni, cordine. Prendi i tuoi testi stonati (...) e invece di educarli al bon ton editorial - seriale, trasformali in magici pezzi unici, in preziosissime tirature limitate, in libri liberi che si librano come libellule fino alle stelle."







"Decalogo dell'Editoria Casalinga, Marco P., edizioni Lieve Malore, 2013.

"L'editoria casalinga è per tutti ma non è da tutti. Se non si è in grado di abbandonarsi al gioco, ad una psicoregressione sostenibile, magari condita dalla malizia dell'adulto, se si è fatalmente legati alle social-tecnologie come uniche forme di presenza individuale, se il proprio benessere è dato dalla frequentazione di centri commerciali e dall'acquisto periodico. Se i linguaggi espressivi come il disegno, il collage, i colori, sono stati abbandonati in terza elementare, così come la scrittura, relegata alla lista della spesa (e nonostante questo si è conseguita una laurea). Se in fondo si è appassionati di riunioni condominiali, di lettura delle bollette e se si ritiene normale fare un piano ferie (...) bene, con queste premesse non si hanno al momento possibilità di divenire editori casalinghi."

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