venerdì 16 novembre 2012

L'editore creativo diventa pazzo...

Yeeeah. Recentemente il Journal of Psychiatric Research ha pubblicato una ricerca (ripresa dal sito italiano Educare.it) in cui un' equipe di studiosi conclude che le malattie mentali colpiscono soprattutto le persone creative. In particolare, dopo le analisi su un vasto campione (oltre un milione di persone!)  di cittadini svedesi  impegnati in professioni artistiche o scientifiche, si è concluso che, tra questi, è significativamente maggiore la possibilità di sviluppare patologie psichiatriche, in particolare il disturbo bipolare (quel disturbo affettivo in cui si alternano stati di umore alterati, dalla mania alla depressione) (Ecco lo Psico(patico)-editore!).
Quale sia la natura di questa correlazione non si sa, cioè non c'è risposta alla domanda: "Ma uno fa il creativo perchè è predisposto al disturbo bipolare o gli viene il disturbo bipolare perchè fa il creativo?". Dato che ormai buona parte della psicologia concorda nell'affermare che la creatività sia una delle facoltà umane il cui sviluppo aumenta le potenzialità dell'individuo e crea benessere, sarebbe un peccato constatare che la "pazzia" sia la sua controindicazione. Del resto, qui nella libera accademia scientifica di Lieve Malore, mi viene da concludere che se è vero che il creativo diventa pazzo, forse a causa del suo "elastico" collegamento con la realtà, il non creativo diventa deficiente a causa di una suo passivo appiattimento sulla realtà.(o si appiattisce perchè è già deficiente?). E la realtà è come minimo da Lieve Malore... Spero di non aver offeso nessuno...

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