giovedì 13 settembre 2012

Salgari casalingo mancato...contro il lavoro

Emilio Salgari, morì suicida nel 1911 odiando la sua attività di scrittore...per lavoro. Infatti scrisse:

 "La professione dello scrittore dovrebbe essere piena di soddisfazioni morali e materiali. Io invece sono inchiodato al mio tavolo per molte ore al giorno ed alcune delle notte, e quando riposo sono in biblioteca per documentarmi. Debbo scrivere a tutto vapore cartelle su cartelle, e subito spedire agli editori, senza aver avuto il tempo di rileggere e correggere." E inoltre "A voi che vi siete arricchiti con la mia pelle, mantenendo me e la mia famiglia in una continua semi-miseria od anche di più, chiedo solo che per compenso dei guadagni che vi ho dati pensiate ai miei funerali. Vi saluto spezzando la penna."

La moglie morì in manicomio nella sezione "poveri", lui si suicidò, lasciando pochi beni.

Se fosse stato un "editore casalingo" sarebbe morto egualmente povero, ma forse più felice...

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