E' in circolazione Il Coazon n° 5, ossia il quinto numero del Coazon de La Val. La blob-zine ideata da Pratiche dello Yajè. Una libera fanzine a cui contribuiscono loschi figuri del mondo dell'editoria casalinga tra cui Lieve Malore. In libertà i vari autori inviano contributi senza sapere minimamente cosa scriveranno gli altri e spesso senza avere nemmeno un filo conduttore. Questo introduce ad un altro dei concetti base dell'editoria casalinga nell'accezione a cui piace a noi, cioè L'EDiTORIA TRADIZIONALE SI PREOCCUPA, QUELLA CASALINGA SE NE FREGA. Se ne frega della linea editoriale, del bon ton giornalistico, della veste e della sottoveste, semplicemente trionfa la creatività in cui ognuno dà semplicemente il meglio di ciò che in quel momento può dare, con spirito libero, senza l'ansia di imitare nessuno ma orgogliosi di come si è. Il gioco è bello e il risultato è sempre godibile.
In questo numero Lieve Malore invita al cicloestremismo (o alla ciclocospirazione), Roteo Massi ripercorre le gesta di Ettore Gagliano, noto alle cronache come lo "schiaffeggiatore di preti". Si parla di primitivismo, anarchismo nell'articolo "Sinistra? No, grazie" di J. Zerzan, dei vizi ideologici della cultura occidentale (Paolo Cabrini), mentre il Collettivo di galline Guariche propone un programma di decervellaggio degli umani. Significativi anche gli interventi di Federico Zenoni, Mister Opplà, Suor Xandra...
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