mercoledì 16 maggio 2012

I quaderni di Frusco

Uno dei quaderni di Franco
Un libro di cui vi volete liberare potete abbandonarlo in cantina, regalarlo, buttarlo...oppure smontarlo! Questa una delle premesse che ispirano le realizzazioni che si possono vedere sul blog "percorso non disponibile". Franco/Frusco realizza quaderni e lo fa con materiali che recupera qua e là, secondo il suo estro. Gli abbiamo chiesto di dirci qualcosa di più. Ci ha risposto così...e non potevamo desiderare di meglio..

"William Gibson descrive nella sua trilogia "Mona Lisa Cyberpunk" delle scatole sigillate contenenti alcuni oggetti visibili attraverso il coperchio di vetro.
Esse paiono assemblate in modo intenzionale ma non è dato sapere cosa metta in relazione tra loro gli oggetti che contengono.
Alla fine sapremo che sono opera di un computer danneggiato che sopravvive in un satellite abbandonato in orbita. Questa macchina pesca a caso gli oggetti che le gravitano attorno e li assembla nelle scatole.
Oggetti prodotti a caso da una intelligenza artificiale, tuttavia belli.

Sempre Gibson, nel suo romanzo "Neuromante", descrive delle tecniche per produrre documenti falsi battendoli a macchina con nastri inchiostrati usati trovati nei mercatini delle pulci, esponendo i fogli al sole per farli ingiallire e poi macerandoli per mesi in vecchi portafogli nella tasca posteriore dei pantaloni.
Grazie a questo processo diventano "autentici".

Tanizaki Junichiro nel suo saggio "Libro d' ombra" accenna alla patina che il tempo e l'uso donano agli oggetti, la traduzione del termine giapponese per definirla è "unto delle mani".


Mi è sempre piaciuto costruire cose, in particolare usando oggetti in origine destinati ad altro.
Preferisco che queste cose abbiano una funzione, in modo che possano essere trasformate dall'uso di chi le possiede.

Ultimamente faccio quaderni.
Uso carte di recupero che altrimenti andrebbero al macero, così sono in parte già scritte o illustrate. Ci aggiungo altre immagini o scritti.
Lascio sempre pagine bianche in modo che altri possano usare questi quaderni come meglio credono."

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