martedì 3 aprile 2012

(Psico) FARMA-POP-ART

Nuova grafica Entumin, a sinistra quella vecchia a destra quella nuova
Erano gli anni dopo la guerra quando l'economia proponeva il consumismo come stile di vita e l'acquisto come comportamento gratificante a prescindere dalla necessità. Negli anni a seguire i critici Leslie Fiedler e Reyner Banham definirono "Pop Art" la massa di immagini dell'arte popolare, quella delle locandine dei film, delle fiere e dei luna park e dei prodotti del supermarket. I prodotti industriali mostrarono infatti da subito di avere un estesissimo patrimonio di soluzioni visuali, tutte allo scopo di rendere gradevole il prodotto e attirare l'attenzione del consumatore. Pochi anni dopo arriverà la Pop Art "alta", quella che tutti identifichiamo con Andy Warhol per intenderci. Tutta questa introduzione per ribadire quanto Lieve Malore sia suggestionata dalle soluzioni visuali "pop" del packaging farmaceutico. L'utilizzo di questo scatolame sanitario per la rilegatura di libretti (http://lievemalore.blogspot.it/search/label/appunti%20abbandonati), segnalibri (http://lievemalore.blogspot.it/search/label/segnalibro) e in generale la suggestione che ispira le creazioni di questa casa editrice casalinga ci introducono al concetto di FARMA-POP-ART.. In fondo, oggi, anche i farmaci sono beni di consumo e spesso il loro acquisto e la loro assunzione prescinde dalla necessità. Ad esempio nella popolazione tossicodipendente si usa il termine "ricreativo" per descrivere l'assunzione di psicofarmaci a scopo di "sballo", ma il discorso riguarda molta della farmacopea e dell'uso e abuso che in generale se ne fa. Quindi eccoci in prima linea, forse pionieri, forse precursori, forse decerebrati perditempo, a definire e fare ricerca sulle caratteristiche grafico-espressive delle scatole di farmaci, su questa estetica popolare  entrata nel mondo delle comuni esperienze visive, che vogliamo chiamare appunto "farma-pop-art". Infatti "nella cultura di massa non c'è discontinuità tra l'arte e la vita", come scrisse il critico Clement Greenberg.
Iniziamo con una notizia: il farmaco Entumin ha cambiato grafica, frutto del passaggio di titolarità del medicinale dalla italiana Novartis alla francese Juvise. Resta la scelta dei colori freddi per un benessere blu-azzurro agli assuntori, si introducono linee curve per una sensazione "morbida" e una lieve retinatura per dare spessore. Lasciamo ai critici altri commenti e osservazioni.
Per la cronaca Entumin è un antipsicotico somministrato in caso di "Psicosi acute, episodi deliranti, accessi maniacali, stati confusionali, stati di eccitamento psicomotorio (...)Sindromi psicoreazionali o nevrotiche, stati d'ansia" (dal foglietto illustrativo). Il principio attivo è la Clozapina. (Psico) Farma-pop-art. Il dibattito è aperto...

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