giovedì 20 ottobre 2011

Coazon experience

Grazie alla casa editrice Pratiche dello Yajè abbiamo partecipato (con la pagina riportata qui a fianco) alla bella iniziativa del periodico involontario autoprodotto "Il Coazon de la Val". La prima uscita è già stata distribuita e la seconda è in fase di stesura. L'esordio del Coazon, come dichiarato dal suo ideatore Paolo, è stato caratterizzato da due provocazioni: basta scuola (con la pubblicazione di un brano di Giovanni Papini dal titolo "Chidiamo le scuole") e basta lavoro (pubblicando un volantino degli anni '60 col testo: "Oggi non vado a lavorare...non penso che ci andrò domani"). Come riportato nell'articolo di fondo però l'intento non è quello di esortare all'ozio e al libero far nulla, suggerisce invece di riprendersi l'atto di pensare. "Pensare con la propria testa, riflettere, organizzare le proprie idee". Un atto di libertà rispetto ai consueti schematismi sociali e culturali. Si tratta infine di un'esortazione a creare piccole officine culturali, come quelle delle autoproduzioni editoriali, per coltivare proprio la libertà di cui dicevamo sopra. Che dire...noi ci siamo. Il primo Coazon (in realtà # 0) ospita anche i validi interventi delle "Non Edizioni" di Roteo Massi, Mr Opplà, Casa Editrice Libera e Senza Impegni e Angela Vai.

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